Ventunesima puntata stagionale per Border Nights – La notte ai confini in diretta dalle 22 su Web Radio Network e poi in podcast su Spreaker, YouTube, Spotify, Itunes. Saranno con noi Stefano Fait per parlare Q-Anon ed i genitori di Roberto Garro, l’alpino morto in un’esplosione nei pressi della caserma di Vanzone nel 1998.
ALLA SCOPERTA DI Q-ANON: STEFANO FAIT
Primo collegamento della serata con Stefano Fait per introdurci al mondo di Q-Anon, essenzialmente un’intelligence mista militare e civile. Un’unità speciale, cabina di regia congiunta all’interno di NSA [l’Agenzia per la Sicurezza Nazionale concorrente di CIA e FBI che controlla sicurezza cittadini e protezione dati riservati] e DIA [Defense Intelligence Agency, l’equivalente militare dell’NSA, che è civile], creata da JFK e che ora ne sta vendicando la morte. Le informazioni trasmesse tramite forum selezionati (4chan e poi 8chan, come Jackie Chan) sono una via di mezzo tra codici da decifrare e moderne parabole in linguaggio sapienziale come le potrebbero formulare esperti di intelligence militare. QAnon dissemina idee e nozioni nelle coscienze delle persone, fungendo da catalizzatore cognitivo e spirituale, prima ancora che politico. COSA VUOLE QANON? La graduale rimozione di una mafia globalizzata che ha preso il controllo di quasi tutte le nazioni chiave del mondo a partire dal sistema bancario e traffico di esseri umani, organi, armi, droga, segreti industriali, ecc. La creazione di una cittadinanza consapevole e resiliente che prevenga il ripetersi di questa mostruosità. Fondamentalmente assistiamo al passaggio di consegne involontario del potere dall’élite bancaria psicopatica o sociopatizzata a una nuova élite scientifico-militare che per molti versi assomiglia a quella che governa Tomorrowland nell’omonimo film (Tomorrowland — il mondo di domani). Essa stessa non sarà immune da rischi di degenerazione, come illustra bene il film. Per questo è fondamentale che la partecipazione dei cittadini cresca sempre di più: va evitata la corruzione delle élite. I cittadini devono essere sovrani e l’élite deve assisterli, non condurli per mano come fossero bimbi. Il potere assoluto corrompe assolutamente”. Stefano Fait, con una formazione di antropologia, si occupa di consulenza strategica. “Mi occupo principalmente di decifrare il presente per anticipare il futuro per aziende e amministrazioni pubbliche. Il mio interesse per il fenomeno: Q coinvolge decine di milioni di persone in tutto il mondo, i maggiori quotidiani e TV internazionali ne parlano, celebrità citano le formule rituali nelle reti sociali. Non si può far fingere che non stia accadendo nulla. Ha tutto quel che occorre per diventare il più vasto fenomeno sociale da quando esiste internet e per superare in intensità il 1968 e figli dei fiori.
Chi si occupa di leggere la realtà per capirla e renderla consumabile per palati sofisticati di decisori che sanno di non poter più contare sui mainstream media e hanno bisogno di input e intelligence alternativi non può che decidere di esplorarlo, capirlo, comunicarlo”.
LA MORTE DI UN GIOVANE ALPINO: IL CASO ROBERTO GARRO
Nella seconda parte saranno con noi i genitori di Roberto Garro. Aveva solo 19 anni quando la sua vita si è tragicamente interrotta durante la leva militare obbligatoria. Un ragazzo pieno di vita ed amante dello sport tanto che era diventato campione lombardo di pugilato. Il giovane si trovava presso la caserma “Manlio Ferruglio” a Venzone, in Friuli. Il 9 giugno 1998 una telefonata nel cuore della notte cambierà per sempre la vita di Angelo ed Anna, i suoi genitori. «È successa una disgrazia – annunciano dalla caserma – vostro figlio è morto insieme ad altri tre commilitoni, vi aspettiamo per il riconoscimento». Un riconoscimento che, come vedremo, in realtà sarà ben presto impedito. Quella notte Roberto, poco prima di morire, aveva parlato al cellulare con i genitori. Sono le 22,30 circa. Il giovane si trova fuori con altri commilitoni: avrebbero il permesso di rientrare a 00.30 ma invece decidono di tornare in caserma con un certo anticipo. “Dopo ti spiego” risponde Roberto alle domande della madre. Una risposta che non potrà mai essere data. L’auto con i militari esploderà poco dopo in mille pezzi, lasciando come superstite solo qualche rottame. Secondo la versione ufficiale si sarebbe trattato di un tragico incidente stradale avvenuto sulla statale 13 Pontebbana: la vettura avrebbe sbandato contro un autoarticolato austriaco alla cui guida si trovava un ragazzo bosniaco di 24 anni. Ma le cose sono davvero andate così? L’ombra di un attentato per occultare terribili segreti è più di una semplice ipotesi.
LE RUBRICHE DI BORDER NIGHTS
Una puntata che conferma due grandi novità: “Coscienze in Radio” con Fausto Carotenuto e La Campana dello zio Tom, con Tom Bosco. Nel corso della puntata lo spazio autore delle Edizioni Il Punto D’incontro sarà con Pierre Pellizzari: autore di bestseller come Ripulire i propri organi, Pierre Pellizzari è nato e ha studiato in Belgio, ma risiede e lavora in Italia. Da quindici anni si dedica a tempo pieno alle riflessoterapie e alla naturopatia. I suoi principali interessi sono la scoperta, la sperimentazione e la divulgazione di metodi di miglioramento della salute che siano facilmente appliRiflessologia, Aqua-Healing, Nuova Medicina di Hamer e Benessere Alimentare. Tornerà la scheda del Maestro di Dietrologia, Astri&Fatti con Germana Accorsi sulla figura di Fabrizio De Andrè, la biblioteca di Barbara Marchand. Confermati gli appuntamenti con Manuele Baciarelli per parlare di enneagramma biologico, Paola Iacobini dell’apprendimento delle lingue con la Pnl, Salus Bellatrix dei prossimi appuntamenti dell’associazione.
Playlist:
Jjos – Symbol Feat Cory (Chilled Mix)
Charlotte Ferradini – Arcobaleno
Jose Manuel – Mantra
Brian Eno – By this river
Mandala Voices – We are One
Joni Mitchell – The Circle Game
Fabrizio De Andrè – Amico Fragile
Envio – Touched By The Sun (Rusch & Elusives Chill Out Mix)
Alberto Fortis – La sedia di lillà